giovedì 28 maggio 2009
venerdì 22 maggio 2009
Bleah
Cosa si può dire ad una collega che ti fa trovare il lavandino in questo stato?
Il limite massimo di parolacce consentite l'ho superato.
giovedì 14 maggio 2009
L'omino aggiustatutto
C'era una volta un omino a cui piaceva aggiustare le cose perciò tutti lo chiamavano l'omino aggiustatutto. Quest'omino faceva sempre tutto di corsa per poter aggiustare più cose. Più aggiustava, più persone aiutava, più diventava felice. L'omino voleva bene a tutti e sorrideva sempre, adorava la sua enooooorme famiglia.
Egli diceva sempre di si e anche quando diceva no era un si.
L'omino era amico anche di una bambina petulante e presuntuosa chiamata da tutti la bambina rompina rompina. I due si volevano bene e si aiutavano sempre. Lei pretendeva di smontare le radio da sola e lui poi aggiustava tutto, lei faceva domande lui rispondeva. Lei lo portava in giro per la sua grande cittá, lui era Felice. Lei adorava i suoi bambini, lui era Felice.
Il tempo passava, l'omino e la bambina crescevano: lui uomo lei ragazzina rompina rompina.
Lei cantava "fra Martino" di sera, lui sbraitava, perché per aggiustare le cose bisogna alzarsi presto. Poi ridevano. Si volevano bene.
Anche la rompina divenne una donna e l'omino continuò ad essere il suo aggiustatutto. Aiutò la donnina rompina rompina a realizzare il suo sogno. Aggiustò l'aggiustabile. La sostenne in ogni suo capriccio. Cedette ad ogni richiesta. Si volevano bene. Aggiustò il suo umore. Aggiustò la sua sicurezza.
Un brutto giorno l'omino si ammalò. Tutti cercarono invano l'omone aggiustaomini ma non esisteva. L'omino però non si perse d'animo allora, si alzò dal suo letto, salutò tutti e poi partì. Studiò. Divenne il capo ominoaggiustatutto. Iniziò a formare altri ominoaggiustatutto. Li istruì. Purtroppo non poté più fare ritorno dalla sua famiglia. Rinunciò ai suoi cari per permettere a tutti di avere un omino aggiustatutto.
Il suo sacrificio rese Felici tante bambine rompine rompine.
Egli diceva sempre di si e anche quando diceva no era un si.
L'omino era amico anche di una bambina petulante e presuntuosa chiamata da tutti la bambina rompina rompina. I due si volevano bene e si aiutavano sempre. Lei pretendeva di smontare le radio da sola e lui poi aggiustava tutto, lei faceva domande lui rispondeva. Lei lo portava in giro per la sua grande cittá, lui era Felice. Lei adorava i suoi bambini, lui era Felice.
Il tempo passava, l'omino e la bambina crescevano: lui uomo lei ragazzina rompina rompina.
Lei cantava "fra Martino" di sera, lui sbraitava, perché per aggiustare le cose bisogna alzarsi presto. Poi ridevano. Si volevano bene.
Anche la rompina divenne una donna e l'omino continuò ad essere il suo aggiustatutto. Aiutò la donnina rompina rompina a realizzare il suo sogno. Aggiustò l'aggiustabile. La sostenne in ogni suo capriccio. Cedette ad ogni richiesta. Si volevano bene. Aggiustò il suo umore. Aggiustò la sua sicurezza.
Un brutto giorno l'omino si ammalò. Tutti cercarono invano l'omone aggiustaomini ma non esisteva. L'omino però non si perse d'animo allora, si alzò dal suo letto, salutò tutti e poi partì. Studiò. Divenne il capo ominoaggiustatutto. Iniziò a formare altri ominoaggiustatutto. Li istruì. Purtroppo non poté più fare ritorno dalla sua famiglia. Rinunciò ai suoi cari per permettere a tutti di avere un omino aggiustatutto.
Il suo sacrificio rese Felici tante bambine rompine rompine.
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