sabato 10 novembre 2007

L'universo parallelo: il mio garage


Non sono ancora riuscita a trovarlo, ma nel mio garage c'è uno stargate per un universo parallelo. Anzi per tanti mondi paralleli. Potrei scorrazzare nel lontano west con Kit Carson e Tiger Jack, fumando la pipa con Aquila della notte; improvvisarmi novella criminologa seguendo la pista dell'intrepida Julia Kendall e rimbeccarmi coll'ispettore di Garden City; sarei un agente dell'Agenzia Alfa o mi impegnerei nella lotta contro gli adepti della "luna nera".
Mi ritroverei a tramare con Elena e Anatole contro la bella Natasa piuttosto che a pescare con Manolo. Mi guarderei bene dall'entrare nella Stanza 101.
Io non posso farlo. Forse non so farlo.
Tuttavia si può fare. Ogni sera il mio garage si anima. Lo so per certo. Un uomo, con una vita normale, piuttosto sciapa e misera direi, può farlo. Al crepuscolo, dopo una lunga giornata di lavoro e un'apparenza banale e ordinaria, quest'uomo scende nel garage, chiude la saracinesca, accende lo stereo e rende tutto possibile. Fumetti, libri, musica diventano veri, animati e s'impossessano dello spazio fisico.
Io lo so. Io lo invidio.
Nonostante tutto di sera ho quasi paura ad entrare nel garage, ho paura di rompere l'incantesimo. Ho paura di spezzare un sogno. Ma forse la mia apprensione è dovuta alla certezza che un giorno quel mondo potrebbe non lasciarlo più.
Buon compleanno papà

1 commento:

nexusdue ha detto...

Tuo padre è un essere superiore.
Ammiro chi coltiva le proprie passioni fregandosene dei giudizi degli altri.