giovedì 1 novembre 2007

il carosello: ovvero, del perchè non riesco ad essere felice da sola



So come essere felice, l'ho imparato: godendomi quello che ho.
Non mi importa quanto potrei avere, non spero in un bel futuro, ma mi concentro su quello che ho e che sto per ottenere. E' semplice. Efficace.
Ma io non riesco a godermi il momento.
Ho la sindrome della giostrina.
Odio le giostrine per bambini. Le reputo alquanto avvilenti.
Un bambino ci sale e pensa che passerà i 5 minuti più belli della sua vita, e magari è veramente bello veder girare il mondo mentre tu sei su un paperotto gigante con i pulsanti luminosi, inseguito da un draghetto verde e dal più sfigato che non ha trovato posto sul pupazzetto che si alza in volo!
Però c'è qualcuno giù che ti aspetta e che rompe la tua magia. Ogni volta che passi davanti a chi ti ha messo sulla giostrina scendi dalle nuvole e cade il velo di tristezza. Chi ti ha portato lì lo ha fatto per te, ti ha anche pagato il biglietto, cazzo! Vuole che tu ti diverta! Però è lì che aspetta...sorride quando ti vede...ma aspetta...si procurerebbe magari altri 100 gettoni strappandoli ad altri accompagnatori altrettanto zelanti, per vederti sempre sorridente... ma aspetta.
Mi sento una bimba sulla giostra che cerca il sorriso di chi sta la sta aspettando. E' confortante sapere che c'è qualcuno che fa di tutto per la tua felicità: attende, paga, sorride. Però...
però...non è come fare un giro in 2.
Quando mi accorgo di essere la bambina sulla giostra smetto di gioire.

Ho finito i gettoni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

prova col cazzotto..